Wo.men, Idee di tutti i generi per il sindacato che cambia

Thematic areas:
Activity:
Stato:
Terminato
Anno:
2019 - 2020
Autori:
Gabriella Dionigi, Daniela Freddi, Assunta Ingenito
Committente:
Cgil Emilia-Romagna

Da tempo la Cgil ha assunto nel proprio Statuto (all’articolo 6, punto i), quale punto imprescindibile della democrazia sindacale, l’impegno di fare della Cgil un sindacato di donne e di uomini. Una volontà che si esprime “stabilendo che nessuno dei sessi può essere rappresentato al di sotto del 40% o al di sopra del 60%” e inserendo in una specifica delibera, la norma antidiscriminatoria (Delibera n°2) a carattere vincolante per l’intera organizzazione, che pone in capo al Segretario generale di ogni struttura la responsabilità della sua piena applicazione. Un impegno stringente che ha determinato la presenza di sempre più compagne che ricoprono ruoli di responsabilità e primari. Una rappresentanza femminile che pur crescendo non ha ancora raggiunto l’obiettivo. Persiste un gap tra uomini e donne, a partire dalla politica della formazione dei quadri dirigenti, che fa sì che spesso non si trovino le compagne, delegate, pensionate da coinvolgere alla direzione delle diverse strutture.

Piano di lavoro e strumenti metodologici

Per indagare le differenze di genere interne all’organizzazione regionale, in tutte le sue differenti strutture, IRES Emilia-Romagna ha predisposto un piano di lavoro basato su diverse attività e metodologie.

  1. Rilevazione della rappresentanza di genere e della distribuzione delle deleghe nelle strutture CGIL dell’Emilia-Romagna

Questa fase mira a conteggiare il numero complessivo delle donne e degli uomini presenti e le relative quote percentuali negli organi elettivi e tra i funzionari di ciascuno dei territori regionali e per ciascuna delle categorie. I risultati di questa rilevazione, affiancata a quella relativa agli iscritti alle diverse strutture, consentiranno di rilevare gli squilibri ancora esistenti sia rispetto alla quota delle donne tra gli iscritti che alla soglia minima di rappresentanza prevista dallo Statuto. La mappatura della distribuzione delle deleghe sarà invece utile ad evidenziare eventuali disequilibri di genere nell’attribuzione delle aree di responsabilità.

2. Indagine sulle differenze di genere attraverso la diffusione di un questionario on-line

Questa fase prevede la realizzazione di una survey a tutti i componenti, uomini e donne attraverso la somministrazione di un questionario online che mira ad esplorare le difficoltà che le donne impegnate nelle strutture della CGIL dell’Emilia-Romagna incontrano nel loro lavoro sia sotto l’aspetto operativo ed organizzativo quotidiano che nel loro percorso di avanzamento all’interno dell’organizzazione.
La costruzione del questionario è preceduta da un focus group con alcune donne che ricoprono ruoli differenti all’interno dell’organizzazione, utile al fine di far emergere le tematiche ritenute di maggiore rilievo sulle quali focalizzare l’attività di ricerca tramite questionario.