Gig Economy in Europa

Materiale:
Anno:
2019
Autori:
Davide Dazzi
Pubblicato in:
Italian Labour Law e-Journal
Tipo di pubblicazione:
Articolo su Rivista
Istituzione:
Università di Bologna
Documento allegato:

Abstract

Questo articolo vuole esplorare la dimensione, la qualità e le caratteristiche della Gig Economy in modo comparativo. Il capitalismo delle piattaforme rappresenta la forma più appropriata per interpretare le trasformazioni capitalistiche in corso. Ma le modalità per analizzare questo fenomeno e gli sforzi normativi appaiono ancora molto contaminati dalle narrative prevalenti nell’opinione pubblica. Questa analisi comparativa prende in esame i principali studi condotti a livello europeo e nazionale sulla qualità e diffusione delle economie di piattaforma, nel tentativo di andare oltre le narrazioni mainstream, e offrire quindi una nuova prospettiva per le azioni politiche. Questo studio è suddiviso trasversalmente per argomento (definizioni e terminologia, confronto occupazionale, condizioni di lavoro) e cinque capitoli sono dedicati a diverse tipologie di piattaforma:

  • Il cloudwork come modalità crescente per le aziende “offline” per esternalizzare il lavoro e dividere il lavoro a livello globale;
  • Consegna di cibo e una galleria sulle principali piattaforme esistenti, seguita da un’analisi e valutazione di tendenze ed evoluzioni future del settore;
  • Lavoro domestico e confronto europeo proponendo un report sulle piattaforme principali e uno studio sui trend di crescita;
  • Turismo digitale, per comprenderne l’impatto settore e potenziali scenari futuri.

Infine, il rapporto si chiude con un’analisi sull’interazione tra Gig Economy e relazioni industriali, cercando di indagare le basi teoriche e le sperimentazioni adottate nell’Eu28. A fronte di una mancanza di legislazione coerente sul sistema delle piattaforme, la contrattazione collettiva si è spostata verso la proposta di standard di riferimento e la salvaguardia delle condizioni di lavoro dei lavoratori digitali. Anche se ancora poco diffuse, sono in corso sperimentazioni contrattuali dedicate a platform worker in diversi Paesi (Italia, Spagna, Svezia, Danimarca, Svizzera) che cercano di superare l’ostacolo rappresentato dalla condizione giuridica del lavoro (autonomo o subordinato) che ha spesso creato problemi ai legislatori.